Pasqualino Pizza&Vino

Perché Pizza & Vino?

Abbiamo intrapreso questo stimolante percorso con l’obbiettivo che fosse percepito dal pubblico come espressione avanzata del piccolo Mamma Mia!, eravamo consapevoli del catapultarci in un mondo – quello delle pizzerie con posti a sedere – molto competitivo, dove esperti e abili artigiani ed imprenditori locali sono riusciti a dar vita a format di grande successo.

L’emulazione di questi format avrebbe potuto facilmente delineare il nostro percorso, ma sin dall’inizio capimmo che i modelli di ispirazione anglosassone, che suggerisco arredi in stile industrial, luci soffuse e il binomio “pizza e birra” come elemento identificativo, non rappresentavano la nostra identità e il nostro modo di concepire il cibo e la convivialità.

In un luogo di chiara vocazione mediterranea, che abbiamo definito “omaggio al territorio e alle nostre radici”, bisognava riconoscere al Vino un ruolo centrale per la sua funzione sociale e spirituale millenaria fin dall’epoca classica e romana, e quindi nella storia italiana in generale e meridionale in particolare.

Inoltre, sfatiamo un mito: l’associazione pizza e birra non è quella più corretta, poiché la birra contiene lieviti e perciò rischia di fermentare nello stomaco insieme alla pasta della pizza. 

La scelta del vino da accompagnare alla pizza va ponderata bene, in base ai condimenti scelti. In generale: alle pizze a base rossa, in cui il pomodoro si traduce in una certa tendenza acida che non dovrebbe essere ulteriormente accentuata dal vino, si accompagnano bene i vini rosati ed alcuni vini rossialle pizze a base bianca, tendenzialmente dolci e grasse per via della preponderanza dei latticini, si accompagnano benissimo le bollicine.

Pizza & Vino piuttosto che pizza e birra, per due ragioni: una storica e una alimentare.